Lascia un commento

AVVISO IMPORTANTE

SI COMUNICA CHE IL MUSEO E’ ATTUALMENTE CHIUSO PER RIORGANIZZAZIONE

Lascia un commento

Earth Hour – l’ Ora della Terra 2016

Anche quest’ anno il Palazzo Pretorio, che ospita il Museo di Paleontologia, è stato scelto dal Comune di Poggibonsi assieme al Camminamento Enrico VII°, che si snoda lungo le mura medicee del Poggio Imperiale dalla Porta San Francesco alla Fortezza, come protagonista dell’ Earth Hour – l’ Ora della Terra 2016.

Il 19 marzo sia l’ illuminazione del Palazzo Pretorio che del Camminamento Enrico VII° saranno spente dalle ore 20:30 alle 21:30.

L’ iniziativa organizzata dal WWF è partita da Sidney nel 2007  per sensibilizzare la popolazione delle nazioni nelle quali si svolge alle iniziative volte al risparmio energetico ed alla tutela del nostro pianeta.

Lascia un commento

UN’ IMPORTANTE SCOPERTA NELLA STORIA DELL’ EVOLUZIONE DELL’ UOMO

Una scoperta senza precedenti nella storia della paleontologia. Un cugino lontano dell’uomo. Fratello, se guardiamo i suoi piedi che hanno meravigliato i ricercatori: sono quasi identici ai nostri.

Homo Naledi. Si chiama così questo ominide con caratteristiche primitive e moderne al tempo stesso. Non molto alto, piuttosto snello, aveva un cervello minuscolo, ma forse seppelliva già i suoi morti, ben prima dell’Homo Sapiens.

homo-naledi 3

I diversi sedimenti ritrovati nella caverna non permettono ancora di datare le ossa e risalire alla sua età, ma secondo gli studiosi questa nuova specie umana scoperta in Sudafrica potrebbe avere tra i due milioni e i due milioni e mezzo di anni.

I resti dell’ Homo Naledi rinvenuti hanno convinto gli studiosi a inserirlo nel genere di cui noi stessi facciamo parte. L’annuncio dell’incredibile ritrovamento è stato dato dalla University of Witswaterstrand di Johannesburg, dalla National Geographic Society e dal Dipartimento per la Scienza e la Tecnologia/National Research Foundation del Sudafrica ed è stato pubblicato dalla rivista scientifica eLife. Un approfondimento della ricerca verrà pubblicato sul numero di ottobre del National Geographic.

Homo Naledi

È il più grosso ritrovamento di ossa di ominidi mai avvenuto: tutto è cominciato nella grotta detta Rising Star, ad una cinquantina di chilometri a nordovest di Johannesburg, dove sono stati scoperti oltre 1.500 elementi fossili che devono ancora essere datati.

homo naledi 4 grotta

Erano ammucchiati in una cavità accessibile solo attraverso un pozzo talmente stretto che per recuperarli è stato arruolato uno speciale team di speleologi e ricercatori che fossero magri abbastanza per entrarci con le braccia alzate sopra la testa. Era una regione conosciuta dai ricercatori già dai primi decenni del Novecento come possibile “culla dell’umanità”, vista la quantità di fossili e reperti rinvenuti.

Homo Naledi 2

I frammenti di questa nuova specie recuperati finora appartengono ad almeno 15 individui, tutti Homo Naledi, e si pensa che ce ne siano molti altri da recuperare. “Abbiamo a disposizione esemplari multipli di quasi tutte le ossa del suo corpo“, dice il paleontologo Lee Berger, della National Geographic Society, che ha guidato le spedizioni di scoperta e recupero, “Homo Naledi è già praticamente la specie fossile meglio conosciuta nella linea evolutiva dell’uomo“.

Lascia un commento

La Via Enriciana – itineraio dell’ Imperatore Enrico (Arrigo) VII° in terra di Toscana

La Sezione di Storia del Museo ed il Laboratorio F.C. Marmocchi hanno realizzato il sito web http://www.viaenriciana.wordpress.com relativo alla VIA ENRICIANA, che vuol ripercorrere l’ intinerario dell’ Imperatore del sacro Romano Impero Enrico (Arrigo) VII° in terra di Toscana, in particolare tra Pisa, Poggibonsi e Buonconvento.

La Via Enriciana vuole essere una riscoperta dei luoghi toccati dell’ Imperatore per ricordare la grande vicenda storica che vide la Toscanapalcoscenico nel XIV secolo della presenza dell’ ultimo Imperatore del Sacro Romano Impero che tentò di fare l’ Italia unità.Via Enriciana

La VIA ENRICIANA è indicata da questo logo posto nei punti significativi dell’ itinarario.

Il tracciamento del percorso è già stato fatto nell’ intero Comune di Poggibonsi nel 2013 in occasione della sua inaugurazione durante le celebrazioni del 700° anniversario del passaggio dell’ Imperatore in questa terra e sarà esteso successivamente a tutto il suo sviluppo.

Il link per visitare il sito internet è tra i blogroll.

Lascia un commento

Palazzo Pretorio spento il 28 marzo 2015 in occasione dell’ Ora della Terra (Heart Hour)

Sabato 28 marzo 2015 il Palazzo Pretorio, sede del Museo di Paleontologia, avrà l’ illuminazione spenta dalle ore 20:30 alle 21:30 in occasione della giornata  “Earth Hour. L’ora della Terra”, iniziativa promossa dal WWF a livello mondiale per sostenere la lotta ai ambiamenti climatici che interessano la Terra.

All’ iniziativa, partita nel 2007 da Sidney, anche quest’ anno ha aderito il Comune di Poggibonsi, partecipando all’ iniziativa con spengimento dell’ illuminazione di un edificio pubblico o di un monumento, come lo scorso anno è stato scelto il Palazzo Pretorio.

Lascia un commento

La Sezione di Storia Locale ha partecipato alle iniziative per il 70° Anniversario della Liberazione di Poggibonsi 1944-2014

La Sezione di Storia Locale del Museo, tramite il Laboratorio F.C. Marmocchi ha participato alle iniziative organizzate dal Comune di Poggibonsi con la collaborazione dell’ ANPI e della Pro Loco, per ricordare il 70° Anniversario della Liberazione di Poggibonsi il 18 luglio 1944.

Il Laboratorio F.C. Marmocchi ha organizzato una visita guidata ai rifugi antiaerei nelle campagne poggibonsesi.

L’ iniziativa si è svolta nei giorni 25 e 26 ottobre

 

visita rifugi

All’ iniziativa ha partecipato anche il Labotratorio di Arti Visive con alcune installazioni artistiche ed il Teatro delle Stanze con letture dei giorni del passaggio del fronte nella Provincia di Siena.

Il rifugio antiaereo, costruito per l’ occasione negli ultimi mesi del 1943 ha ospitato molte persone provenienti dalle zone circostanti.

Per l’ occasione sono stati ricreati gli ambienti con oggetti d’ epoca.

img242B

Lascia un commento

EARTH HOUR 2014 il Palazzo Pretorio spegne le luci il 29 Marzo

Sabato 29 Marzo il Palazzo Pretorio, sede del Museo di Paleontologia, spegne le luci di concerto con il Comune di Poggibonsi che ha aderito all’ importnte iniziativa promossa dal WWF a livello mondiale per sensibilizzare i popoli alla lotta contro i cambiamenti climatici e favorire il rispermio energetico.

La città di Pogibonsi aderisce all’ iniziativa spegnendo le luci del Palazzo dalle 20:30 alle 21:30 in contemporanra con i principali edifici pubblici e manumenti di tutto il pianeta.

Lascia un commento

SCOPERTI MUSCHI ANTARTICI CHE GERMOGLIANO DOPO 1500 ANNI

La rivista Current Biology riporta la notizia di muschi vecchi di almeno 1500 anni, prelevati sull’ isola di Signy, posta a metà strada tra la Terra del Fuoco e l’ Antartide, messi in un apposito incubatore con condizioni adatte di temperatura e luce hanno germogliato. ( fonte http://www.focus.it)

Biologi al lavoro sull'isola di Signy (foto © P. Boelen).

Biologi al lavoro sull’isola di Signy (foto © P. Boelen).

Lascia un commento

EVOLUZIONE UMANA ancora senzazionali scoperte e teorie

si infiamma il dibattito sull’ evoluzione umana.

il DENISDOVAN (homo di Denisova), terza specie convissuta con l’ UOMO MODERNO, è stato inoltre accertato un legame con il NEANDERTAL.

Il confronto del  DNA indica che i nostri antenati si differenziarono dal progenitore comune (HOMO HEIDELBARGENSIS ) circa 500 mila anni fa. il DNA neadertaliano, presente in tutti i non africani e il DNA denisoviano degli aborigeni dell’australasia dimostrano che i nostri antenati si mescolarono con entrambe le specie umane estinte.

img048  teoria devisoniani art ott2013

Fonte Svante Paabo e Bence Viola Ist. di Antropologia Evolutiva Natural History Museum of London – Pubblicazione giugno 2013

ALTRA TEORIA

l’antropologo DAVID LORDKIPANIDZE studiando i fossili del sito di DMANISI, in GEORGIA, risalenti a 800 mila anni fa, ha stravolto lo schema evolutivo degli ultimi 3 milioni di anni, affermando che a partire da circa 3 milioni di anni fa sarebbero presenti, piu’ o meno contemporaneamente, tre nostri parenti: HOMO  HABILIS,  HOMO  RUDOLFENSIS,  HOMO  ANTECESSOR,  HOMO  ERGASTER, vissuti in Africa. a questi si affianca l’ HOMO  GEORGICUS ( quelli di DMANISI ), da questa cinquina” si evolvono separatamente l’ HOMO  NEANDERTHALENSIS e l’ HOMO  SAPIENS.

Si crea quindi una “cespugliazione” diversa da quella prima ipotizzata.

img047 vecchia teoria art ott2013

img046 nuova teoria art ott 2013

Pubblicazione SCIENCE 0ttobre 2013

 

ASPETTIAMO ALTRE SCOPERTE PER INFIAMMARE IL DIBATTITO SULL’EVOLUZIONE !

Lascia un commento

Sez. Storia Locale – Nel VII° anniversario della morte aperta nel Duomo di Pisa la tomba di Enrico (Arrigo) VII°

PISA – Aperto il sarcofago di Enrico (Arrigo) VII nel Duomo nel VII°

anniversario della morte

 

Dentro sono stati trovati lo scheletro e il teschio ben conservati, la corona imperiale, lo scettro e il globo, tutto in argento dorato. Rinvenuto anche il tessuto in cui era avvolto, il più importante del Medioevo per  conservazione e dimensioni

L’imperatore Enrico VII° morì nell’agosto del 1313 vicino a Buonconvento, vicino a Siena e da qui fu trasportato a Pisa e fu sepolto nel Duomo. Nei giorni scorsi un gruppo di studiosi di Opera Primaziale e Università di Pisa ha aperto il sarcofago. L’annuncio è stato dato durante il convegno “Enrico VII, Dante e Pisa – A 700 anni dalla morte dell’imperatore e dalla Monarchia”, in corso a Pisa nella sala delle Baleari del Comune (25-26 ottobre 2013)

 

«Ma il ritrovamento più eccezionale è il tessuto di 3 metri per 120 centimetri in cui era avvolto» – aggiunge la professoressa Moira Brunori – in seta con fasce rosa-azzurre e con il disegno di due leoni che si affrontano. Si tratta del tessuto più importante del medioevo, per conservazione e dimensioni»

Dal teschio sarà possibile ricostruire il volto, grazie all’esperienza del professore di antropologia Francesco Mallegni. E dall’analisi dello scheletro si potrà risalire alle cause della morte, ancora misteriose: morte naturale, malaria o avvelenamento? Sembra inoltre che per portare a Pisa la salma dal luogo della morte in buono stato di conservazione, il corpo sia stato bruciato e la testa staccata e bollita a parte. Le ossa infatti sono ben conservate. E dopo i necessari studi, si comincerà a discutere di come poter esporre meglio al pubblico questi ritrovamenti.

sarcofago Arrigo VII