Sabato 26 e Domenica 27 Ottobre 2013 sarà inaugurato
a Poggibonsi l’ ACCABì – HOSPITAL BURRESI


Il Museo di Paleontologia, Sezione di Storia Locale, ha collaborato all’ individuazione del probabile itinerario che l’ Imperatore Arrigo VII° percorse nel 1313 nella terra di Poggibonsi durante i suoi spostamenti da e per Pisa e verso Roma fino a Buonconvento dove morì il 24 agosto.
Il Museo partecipa alle passeggiate lungo questo percorso, denominato Itinerario Enriciano , che si svolgeranno il 21 settembre in direzione Sud ( Poggibonsi – Torrione/S. Fabiano) ed il 28 settembre in direzione Nord ( Poggibonsi – Torri); tali iniziative saranno di fatto l’ inaugurazione di questo percorso storico che ricalca anche alcuni tratti della Via Francigena di fondovalle.
Nell’ ambito delle iniziative attinenti la presenza dell’imperatore Enrico VII° a Poggibonsi, il Laboratorio “F.C.Marmocchi”, con il patrocinio del Comune, ha tracciato due “Itinerari Enriciani”, lungo le strade che presumibilmente l’imperatore percorse in direzione di Pisa ed in direzione di Roma (viaggio interrotto a Buonconvento per la morte dell’imperatore). Gli itinerari riguardano il territorio comunale di Poggibonsi. Per l’inaugurazione dei percorsi vengono organizzate due uscite.
21 settembre (sabato) Ritrovo alle ore 8,30 presso la Porta S.Maria Fortezza di Poggio Imperiale e presentazione del percorso Sud. Breve relazione attinente il popolamento della nostra zona nel me-dioevo (Marturi, Poggiobonizzo, Camaldo, Poggio Asturpio, Poggibonsi). Ci si sposta poi (in auto, come spesso avverrà per i percorso) lungo il seguente itinerario (ad ogni tappa ci si ferma per una breve spiegazione storica): Boccabarili, Calcinaia, La Magione (visita del complesso), Megognano, Ponte sul borro Ritorti, Spedaletto, La Gruccia, Torrione, San Fabiano, visita facoltativa alla cantina con degustazione vini.
28 settembre (sabato). Ritrovo ore 8,30 presso il parcheggio di Via dei Cipressi (Virtus). Quindi Montelonti (visita dello storico frantoio), Canonica, Montefalconi (visita del giardino e della cap-pella), Casagliola, Torri (visita del complesso ex Magione).
Costo € 10, comprensivo delle due uscite guidate, di una pubblicazione con le schede delle località del “popolamento” e delle tappe, visite segnalate; fino a 16 anni la partecipazione è gratuita. Informazioni e prenotazioni entro il 10 settembre ai seguenti recapiti:
minghimauro@libero.it; conus20@libero.it;
telef. – 3335213187 (Minghi); 335482436 (Pucci)
maestrimarco65@gmail.comcultura@comune.poggibonsi.si.it ;
349-1761125 (Maestri); tel.0577-986335 (Marta)
Il ritrovamento e lo studio di un fossile umano trovato in Sud Africa mette in discussione alcune delle teorie dell’evoluzione del genere umano finora più accreditate. Il fossile è stato chiamato Australopithecus Sediba ed è un ominide vissuto circa due milioni di anni fa.
L’osservazione dei suoi tratti evidenzia una decisa combinazione di elementi che lo rendono sorprendente vicino sia all’uomo che all’australopiteco, che ha indotto i suoi scopritori a candidarlo come il nostro progenitore più prossimo, l’anello mancante fra Lucy, femmina di Australopithecus Afarensis vissuta oltre 3 milioni di anni fa in Africa orientale, e i primi esemplari del genere Homo.
I resti ossei del Sediba, datati con precisione a 1,977 milioni di anni fa, svelano un cervello piccolo e braccia lunghe, come gli australopitechi; in parte somiglia molto ai primi Homo, con dita corte, pollice lungo ed opponibile, adatto a maneggiare con precisione oggetti e manufatti.
“Una combinazione di caratteri sia dei primati che umani in un unico individuo“, sintetizza Berger, uno degli scopritori..
“Vista la cronologia si potrebbe considerarlo già come una forma primitiva di Homo, comparso probabilmente in Africa orientale prima di due milioni di anni fa, di cui sarebbe una variet diffusasi fino in Sudafrica”, commenta il professor Giorgio Manzi, paleoantropologo dell’ Università La Sapienza di Roma, esperto di evoluzione umana.
IL NOSTRO LABORATORIO-MUSEO PARTECIPA AL PROGETTO PER LO STUDIO DEL “ DNA ANTICO “.
LA DOTT.SSA CRISTINA MARTINEZ-LABARGA DELL’UNIVERSITA’ TOR VERGATA DI ROMA E LA DOTT.SSA ELSA PACCIANI, DELLA SOPRINTENDENZA AI BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA (LABORATORIO DI ARCHEOANTROPOLOGIA), HANNO PRELEVATO DALLA TOMBA DEL CUCULE (PRESSO IL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO) TRE OMERI PER ESSERE STUDIATI PRESSO IL CENTRO DI ANTROPOLOGIA MOLECOLARE DI ROMA.